Nuova Riveduta:

Giosuè 7:3

Poi tornarono da Giosuè e gli dissero: «Non occorre che salga tutto il popolo; ma salgano due o tremila uomini, e sconfiggeranno Ai; non stancare tutto il popolo mandandolo là, perché quelli sono in pochi».

C.E.I.:

Giosuè 7:3

Poi ritornarono da Giosuè e gli dissero: «Non vada tutto il popolo; vadano all'assalto due o tremila uomini per espugnare Ai; non impegnateci tutto il popolo, perché sono pochi».

Nuova Diodati:

Giosuè 7:3

Poi tornarono da Giosuè e gli dissero: «Non è necessario che salga tutto il popolo; ma salgano un due o tremila uomini ad attaccare Ai; non far affaticare tutto il popolo là, perché quei di Ai sono in pochi».

Riveduta 2020:

Giosuè 7:3

Poi tornarono da Giosuè e gli dissero: “Non occorre che salga tutto il popolo; ma salgano due o tremila uomini, e sconfiggeranno Ai; non stancare tutto il popolo, mandandolo là, perché quelli sono in pochi”.

La Parola è Vita:

Giosuè 7:3

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Giosuè 7:3

Poi tornarono da Giosuè e gli dissero: 'Non occorre che salga tutto il popolo; ma salgano un due o tremila uomini, e sconfiggeranno Ai; non stancare tutto il popolo, mandandolo là, perché quelli sono in pochi'.

Ricciotti:

Giosuè 7:3

essi ritornarono a dirgli: «Non salga tutto il popolo; bastano solo due o tremila uomini a distruggere la città. A che incomodare inutilmente tutto il popolo contro un così piccolo numero di nemici?».

Tintori:

Giosuè 7:3

e al loro ritorno dissero: «Non salga tutto il popolo; ma vadano due o tremila uomini a distrugger la città: per chè stancare inutilmente tutto il popolo contro pochissimi nemici?»

Martini:

Giosuè 7:3

E al loro ritorno dissero: Non si muova tutto il popolo: ma due, o tre mila uomini vadano a distruggere quella città: perchè defatigar tutto il popolo inutilmente per pochissimi nemici?

Diodati:

Giosuè 7:3

Poi tornarono a Giosuè, e gli dissero: Tutto il popolo non salga; salgano solo intorno a due o tremila uomini, e percoteranno Ai; non istancar tutto il popolo, facendolo andar là; perciocchè in Ai son poca gente.

Commentario abbreviato:

Giosuè 7:3

Capitolo 7

Gli israeliti colpiti ad Ai Gios 7:1-5

L'umiliazione e la preghiera di Giosuè Gios 7:6-9

Dio istruisce Giosuè su cosa fare Gios 7:10-15

Acan viene individuato, viene distrutto Gios 7:16-26

Versetti 1-5

Acan prese una parte del bottino di Gerico. L'amore per il mondo è la radice dell'amarezza che più difficilmente viene estirpata. Dobbiamo stare attenti a non peccare noi stessi, per evitare che molti ne siano contaminati o turbati, Ebr 12:15; e a non avere comunione con i peccatori, per non condividere la loro colpa. Ci preoccupiamo di vegliare gli uni sugli altri per evitare il peccato, perché i peccati degli altri possono essere a nostro danno. La facile conquista di Gerico suscitò il disprezzo del nemico e la tendenza ad aspettarsi che il Signore facesse tutto per loro senza che loro usassero i mezzi adeguati. Così gli uomini abusano delle dottrine della grazia divina e delle promesse di Dio per giustificare la propria pigrizia e la propria indulgenza. Dobbiamo operare la nostra salvezza da soli, anche se è Dio che opera in noi. Fu una vittoria molto cara ai Cananei, grazie alla quale Israele fu risvegliato, riformato e riconciliato con il suo Dio, mentre il popolo di Canaan si indurì nella propria rovina.

Riferimenti incrociati:

Giosuè 7:3

Prov 13:4; 21:25; Lu 13:24; Eb 4:11; 6:11,12; 2P 1:5,10

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